SP500: un possibile scenario

Lo Standard & Poor 500 ha messo a segno nell’ultimo mese un poderoso recupero che lo ha portato dai minimi di 2.191 punti registrati a fine marzo a toccare quota 2800 punti qualche giorno fa.

Ci si interroga sulla natura di questo incremento dei prezzi. Se si tratti di una ripartenza genuina o si sia invece di fronte ad un rimbalzo destinato a spegnersi entro breve.

In effetti alcuni parametri tecnici lasciano intuire una certa debolezza in questo movimento rialzista

  1.  in queste ultime giornate di rialzo gli spunti iniziali si sono via via fiaccati nel corso della seduta
  2. i volumi di scambio risultano essere alquanto scarsi
  3. il numero di società quotate sul NYSE sui valori minimi delle ultime 52 settimane è molto basso il che contraddice l’ipotesi che si sia nei pressi di un minimo definitivo.

Consideriamo che, ad oggi, calcolare una stima precisa della caduta degli utili da qui ai prossimi sei mesi è ancora un esercizio molto complesso.

A seconda delle varie ipotesi formulate si passa da una valutazione corretta dell’indice fino ad una esagerata sopravvalutazione.

 In nessun caso siamo in presenza di sottovalutazione del rapporto prezzi/utili che è condizione abituale nelle fasi di minimi primari.

Per contro va detto che la composizione dell’indice borsistico americano negli ultimi anni è molto cambiata ed settore tecnologico, a partire dal 2008, ha assunto una prevalenza sempre più marcata.

Il settore tecnologico nelle circostanze attuali non solo ha mostrato una buona resistenza ma in alcuni casi è addirittura riuscito ad avvantaggiarsi in termini di incremento di prezzi. Si pensi, ad esempio, al caso esemplare di Amazon. Questo spiegherebbe perchè l’indice abbia perso nella prima fase di velocissima discesa appena (si fa per dire) il 35% del proprio valore, puntellato appunto dal settore tecnologico.

Per concludere la probabilità che l’indice possa iniziare a scendere nelle prossime settimane è abbastanza elevata ed un potenziale primo punto di approdo è situato in area 2300 punti (in corrispondenza dell’ellisse arancio) poco sopra il minimo precedente. Dunque un sacrificio di prezzo pari ad almeno un 15%.

 

SP500 al 22 aprile

Quello che ci sembra di poter dire è che comunque la formazione di una fase di minimo, come già detto in precedenza, sarà faccenda che richiederà ancora diverso tempo. Per questo la strategia corretta per garantire redditività ai portafogli prudenti o molto prudenti nei prossimi anni è incrementare la parte equity del portafoglio ma con un acquisto scaglionato nel tempo da qui ai prossimi 6 mesi, allo scopo di evitare potenziali complicazioni derivanti da un panorama ancora poco chiaro. In fondo va ricordato che oggi lo spread tra Il rendimento medio dello SP500 ed il Treasury a 10 anni è su valori altissimi. In altre parole le azioni non hanno mai garantito un rendimento così elevato rispetto i Bond

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