MIFID II: CHE COSA CAMBIA PER I RISPARMIATORI

Dal 3 gennaio di questo anno è entrata in vigore la direttiva europea MIFID II, in perfetta continuità con la MIFID I (Markets In Financial Instruments Directive) che aveva sin qui regolato la relazione con il proprio consulente finanziario.

L’ OBIETTIVO
il target rimane lo sviluppo in Europa di un mercato unico dei servizi finanziari.

In questo articolo ci occupiamo di quello che cambia per coloro che sono già clienti di un determinato intermediario finanziario qualunque esso sia (nel nostro caso Azimut Capital Management SGR SpA)

COSA CAMBIA DAL 3 GENNAIO
vengono introdotte ulteriori misure a favore di una maggiore trasparenza dei mercati e una maggiore protezione degli investitori.

La MIFID II, in sintesi, poggia su quattro pilastri:

1. Qualità e Adeguatezza
2. Product Governance
3. Trasparenza
4. Professionalità

QUALITÀ E ADEGUATEZZA

MIFID II impone a tutti gli intermediari nuovi standard di qualità per il servizio di consulenza finanziaria, in linea con la prassi che Azimut segue già da molti anni nella costruzione dei portafogli. l’obiettivo rimane quello di garantire una perfetta coerenza tra le caratteristiche dell’investimento, il profilo di rischio e gli obiettivi del cliente.

COSA CAMBIA DAL 3 GENNAIO
il consulente vi aiuterà a comprendere meglio perché il portafoglio consigliato è adeguato al vostro profilo di rischio.

NEL CONCRETO
saranno esplicitati i criteri secondo i quali il portafoglio risulta coerente con le vostre caratteristiche e gli obiettivi di investimento: cioè i parametri di concentrazione, rischio di credito, rischio di mercato e Orizzonte temporali previsti dal vostro profilo MIFID II

Gli obiettivi di vita e di rendimento possono evolvere con il passare del tempo. Un frequente contatto con il vostro consulente finanziario è quindi essenziale per garantire una perfetta consonanza tra il portafoglio consigliato e le vostre esigenze.

in ogni caso, i requisiti relativi all’adeguatezza si traducono in una logica di portafoglio già ampiamente utilizzata nella sostanza da Azimut.

PRODUCT GOVERNANCE

MIFID II chiede a tutte le società di gestione di indicare le caratteristiche di ogni prodotto proposto sul mercato e, per ciascuno, di definire il target di riferimento, cioè la tipologia di cliente a cui è possibile proporre lo strumento in questione.

COSA CAMBIA DAL 3 GENNAIO
viene disciplinata la commercializzazione di prodotti in target negativo, Cioè non adeguati al profilo di rischio del cliente.

NEL CONCRETO
Potrete acquistare singoli prodotti non adatti al vostro profilo di rischio, a condizione che il portafoglio, nel suo complesso, risulti adeguato. il consulente finanziario vi aiuterà a comprendere perché l’inserimento di uno o più prodotti in “target negativo” consente un migliore allineamento ai vostri obiettivi di investimento.

Nulla cambia, nella sostanza, nell’ approccio alla costruzione dei portafogli già utilizzato precedentemente da Azimut.

TRASPARENZA

MIFID II chiede agli intermediari di esemplificare i costi al momento della proposta di investimento.

COSA CAMBIA DAL 3 GENNAIO
verranno riorganizzati i documenti a supporto della proposta di investimento riguardo l’adeguatezza dei costi, in valore assoluto e percentuale, e all’efficienza degli stessi sulla base dei vostri obiettivi di investimento e del vostro orizzonte temporale.

NEL CONCRETO
avrete a disposizione una tabella, semplice e immediata, che espone le spese una tantum, quelle correnti, i costi per le operazioni e, infine, i costi accessori ad integrazione degli obiettivi e benefici dell’investimento proposto.

PROFESSIONALITÀ

MIFID II richiede che coloro che prestano servizi di consulenza e o forniscono informazioni sui servizi di investimento e sugli strumenti finanziari dispongano di esperienza e competenze adeguate, certificate dall’ iscrizione all’albo e dalla frequenza a corsi di aggiornamento e formazione.

COSA CAMBIA DAL 3 GENNAIO
Assolutamente nulla. Azimut da anni opera sul territorio con consulenti altamente specializzati e con pluriennale esperienza. Inoltre struttura ogni anno un piano di formazione e aggiornamento professionale sia obbligatorio (per mantenere l’iscrizione all’albo) che facoltativo.

In definitiva, i requisiti di MIFID II poggiano sugli stessi principi fondanti che da sempre guidano l’attività di AZIMUT e dei suoi consulenti. L’occasione per trovare risposta a ogni eventuale dubbio, sarà, come sempre, l’incontro con il vostro consulente finanziario.

 

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